Il Carnevale porta con sé le feste più belle, le maschere simbolo delle regioni ed i piatti tradizionali da assaggiare in questo periodo.
I festeggiamenti di punta del Carnevale si tengono in tutta la penisola il giovedì grasso ed il martedì grasso, che chiude ufficialmente le cerimonie e le feste.
Il Carnevale si festeggia in ogni città ed in ogni paese d’Italia, a partire dalle maschere del Carnevale di Venezia e da quello di Viareggio. Qui i protagonisti indiscussi sono i giganteschi, allegorici e provocatori carri di cartapesta.
In Val di Fassa si festeggia il Carnevale Ladino: una festa dalle origini antiche che evoca tutta la magia dei riti stagionali tradizionali delle Dolomiti.
Mentre in Piemonte c’è la tradizionale Battaglia delle Arance del Carnevale di Ivrea. In provincia di Ferrara c’è il Carnevale di Cento famoso per i carri di cartapesta.
Invece a Milano riecheggia la tradizione del Carnevale Ambrosiano risalente all’epoca di Sant’Ambrogio, Patrono di Milano. Tornato in ritardo in patria chiese di dare inizio alle feste solo dopo il suo ritorno, ovvero il martedì grasso.
Nella città di Fano invece per tre weekend potrete assistere ad una delle feste più antiche del Carnevale con sfilate di carri allegorici e maschere.
Il Carnevale di Fano e quello di Foiano della Chiana sono tra i più antichi d’Italia. Quello di Venezia è tra i Carnevali storici quello più conosciuto a livello internazionale.
Ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno l’appuntamento è con la rievocazione della caccia al bue, Lu Bov Fint, ricreato in cartapesta.
Nella capitale il Carnevale Romano si festeggia per le strade del centro rievocando l’antico Carnevale romano, quando la città veniva data in mano al popolo per un giorno.
In Campania il Carnevale si festeggia a Montemarano (Av) dove si balla in maschera con del buon vino a ritmo di tarantella.
Dalla Barbagia ad Oristano, tutta la Sardegna è una festa arcaica e unica fatta di riti e maschere. Si festeggia a Bosa, nel nord dell’isola, a Cagliari ed in Ogliastra con un fantoccio di pezza che viene processato e muore sul rogo, pianto dalla folla con un lamento ridicolo.
A Carnevale è tradizione di tutta l’Italia “eccedere” a tavola prima del periodo di restrizioni della Quaresima. Uno dei piatti tradizionali sulle tavole italiane è il maiale, ma ogni regione conserva la sua pietanza tradizionale.
In Campania è usanza preparare le lasagne carnevalesche ripiene di uova, polpette e formaggio. Nella zona dell’Irpinia si mangia la tipica frittata di bucatini.
Ad Ivrea, dove si tiene la famosa battaglia delle Arance, si mangiano i fagioli grassi: un piatto a base di fagioli e maiale.
Il piatto carnevalesco tipico della Liguria sono i ravioli conditi con il tocco (sugo di carne) e le braciole di maiale. In Sardegna si mangia lardo con le fave.
Il dolce per eccellenza di Carnevale è un impasto fritto fatto con farina, uova e zucchero.
A seconda della regione ha un nome differente: chiacchiere (Sicilia, Piemonte, Lombardia, Campania), bugie (Liguria), ciarline (Emilia), ‘ncartellate (Calabria), fiocchetti (Romagna), cenci (Toscana), frappe (Lazio), galani (Veneto), crostoli (Friuli Venezia Giulia).
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