Badia di Morrona, fondata nel 1939, festeggia quest’anno i suoi 80 anni di storia. Da tempo rappresenta un polo di eccellenza nel mondo vitivinicolo e dell’ospitalità in Toscana.
L’Italia è piena di aziende vitivinicole di notevole bellezza, ricche di storia, pregio, architettura, e la Badia di Morrona sicuramente fa parte di questo elenco. Antico monastero medievale, divenne residenza estiva dei vescovi di Volterra nel 1482. Venduto poi a privati nel 1870, è attualmente proprietà dei conti Gaslini Alberti.
“Tenaciter et Constanter” è il motto della famiglia Gaslini Alberti che infatti ben si lega al lavoro, che con tenacia e costanza è stato portato avanti in questi 80 anni da un’azienda che quest’anno festeggia un importante punto di arrivo, ma soprattutto un impegnativo punto di partenza. L’inizio della storia che lega la famiglia Gaslini Alberti alla Badia di Morrona risale al 1939, quando Italo e Mario Gaslini decisero di investire nel settore agricolo e la loro scelta cadde sulla Badia di Morrona.
Ci troviamo precisamente a Terricciola, in provincia di Pisa, nel cuore della Val d’Era. Meglio dire nel cuore del Chianti Colline Pisane. E quando dici Chianti inevitabile riferirci al suo vitigno principe: il Sangiovese. Vitigno principe di tutta la Toscana e anche di questa porzione della regione, dove la produzione di vino è nota fin dal tempo degli Etruschi. La tenuta conta ben 600 ettari di terreno di cui 110 a vigneto, 40 a oliveto, il resto a bosco e seminativo.
Oltre la metà dei 110 ettari di vigneto sono impiantati con questo vitigno dal quale si ottengono vini interessanti ed originali. Il resto, grazie al terroir impareggiabile di cui gode questo lembo di territorio, è vitato a Cabernet, Syrah e Merlot che danno origine a vini di grande personalità. Una delle maggiori ricchezze aziendali è la qualità dei vigneti, frutto della nuova generazione di impianti fatti con cloni. La qualità delle uve prodotte è sempre la migliore ottenibile in base all’andamento stagionale e di selezione”. Traduzione: Il vino si fa in vigna.
Con il passare delle vendemmie i vini terricciolesi crescono in qualità. Il riconoscimento arriva proprio dal Gambero Rosso, che ha inserito nella prestigiosa lista dei “Tre Bicchieri 2020” il Terre di Pisa Sangiovese VignaAlta 2016 della Badia di Morrona.
Ogni anno, infatti, la celebre guida stila una classifica dei migliori vini d’Italia, e lo scorso 28 Ottobre sono stati assegnati i premi per i “Tre Bicchieri 2020”. La Toscana è stata la regione con il maggior numero di tre bicchieri, con ben 84 etichette premiate.
Attenzione e rispetto per l’ambiente sono valori imprescindibili che la famiglia Gaslini Alberti persegue a Badia di Morrona. “A Badia – spiega Filippo Gaslini Alberti – si è sempre fatto vino, però a fine anni Ottanta e inizio anni Novanta abbiamo deciso di fare le cose sul serio: è iniziato un processo di reimpianto dei vigneti, di ampliamento dell’azienda e una delle direttrici che abbiamo all’epoca scelto, e che stiamo portando avanti ancora oggi, è quella di valorizzare il vitigno principe della Toscana così come nasce in questa zona, cioè il Sangiovese. Infatti, uno dei nostri vini di punta – prosegue – si chiama VignaAlta ed è un Sangiovese in purezza. Nasce da una vigna che fu piantata originariamente nel 1965, e che è stata poi, fra il 2003 e il 2006, progressivamente reimpiantata: abbiamo replicato quei cloni ed è un processo che stiamo portando avanti e che difendiamo con orgoglio”.
La cantina è il fulcro di un’azienda vitivinicola, luogo dove nascono le grandi bottiglie di vino frutto di un accurato lavoro in vigna. Potrete visitare l’azienda grazie ad un wine tour pensato ad hoc. Il tour comprende , la visita della cantina, che si articola su sei livelli dalla zona di vinificazione dei vini rossi a quella dei vini bianchi, alla barricaia, alla zona dedicata ai tini in cemento, ed infine il frantoio dove viene prodotto l’olio. Al termine del tour, è previsto nella sala di degustazione, un assaggio di 3 vini dell’azienda.
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