Ha imparato dal padre il mestiere di pastore. Questa è la storia di Antonio, 30 anni, uno degli ultimi pastori della Costiera Amalfitana, di certo il più giovane e il più entusiasta
Vi raccontiamo la storia di Antonio, il “Pastore degli Dei” con le sue 100 capre sul sentiero più bello del mondo. Una storia affascinante che parla di un giovane ragazzo che sceglie di investire le proprie energie nel territorio che ama e di mantenere vivo un antico mestiere, quello del pastore, tramandatogli proprio da suo padre.
Antonio è un pastore di 30 anni, pascola circa 100 capre lungo un sentiero a strapiombo su una delle coste più belle d’Italia e più amata nel mondo. Il Sentiero degli Dei è un percorso di trekking di circa 3 ore di cammino che collega Agerola con Positano, in Costiera Amalfitana. Antonio percorre tutti i giorni circa metà del cammino, spesso in groppa al suo asino, per raggiungere il casale ed il gregge che ripara in antiche grotte.
Il sentiero è un percorso incredibilmente affascinante, che collega Bomerano, una frazione di Agerola, con Nocelle, un paesino che guarda Positano dall’alto. Da qui è possibile raggiungere Positano a piedi lungo una ripida scalinata, o con la corriera lungo la strada che passa da Monte Pertuso. Insomma, un percorso lungo il quale si è costantemente sorpresi dalla bellezza del panorama, la Costiera Amalfitana sotto i propri piedi e l’imponenza del mare a cui fanno da cornice, come le quinte di un palcoscenico, l’isola dei Galli, Punta Campanella e i faraglioni di Capri.
Il sentiero non presenta grandi difficoltà, e questo è il motivo per il quale, se alcuni anni fa era ancora poco frequentato, oggi è meta di molti escursionisti, soprattutto stranieri. Eppure, anche di fronte al turismo, il sentiero rimane fedele a se stesso.
Antonio è un ragazzo con una grande energia ed un grande entusiasmo, che sceglie tutti i giorni questa vita piuttosto che lavorare in uno dei tanti alberghi della costiera amalfitana. Dalla mungitura del latte produce un ottimo formaggio secondo le antiche tradizioni insegnate dal padre. Il latte è uno dei prodotti più antichi di queste terra e da cui queste terre prendono il nome. Il sentiero si estende, infatti, lungo la catena montuosa dei Monti Lattari che da Punta della Campanella, la punta più a sud del golfo di Napoli, sovrasta la costiera amalfitana e la costiera sorrentina.
Antonio è uno degli ultimi pastori di questa zona, certamente il più giovane. Accoglie i turisti con un sorriso contagioso, ai quali offre pane e formaggio nel suo rifugio in pietra. Racconta che ha imparato dal padre il mestiere di pastore e da allora non riesce più a smettere. Quando gli è capitato di andare fuori ha provato immediatamente un’enorme nostalgia per la sua terra, i suoi sentieri, i silenzi e la pace del pascolo delle capre.
Ma non è un ragazzo che ha deciso di rimanere fermo, cristallizzato nel ruolo di pastore. Antonio è un vulcano di idee. Progetta di coltivare ortaggi, di sistemare alcune aree del casale, cambia continuamente arredamento e progetta la sua futura azienda agricola. L’importante per lui è rimanere in contatto con il lavoro che ama e con la terra in cui è cresciuto, il Sentiero degli dei.