Defilati ed eleganti. Ricchi di storia e tesori d’arte. Sono i piccoli comuni, da Sabbioneta a Monte Isola. Gioielli tutti da scoprire insieme a locande e osterie tipiche.
Paesi medievali o rinascimentali, villaggi murati e città ideali: tra i luoghi da vedere, almeno una volta nella vita, ci sono anche i borghi in Lombardia. Sulle rive di un fiume, ai bordi di un lago, adagiati tra le geometrie piane della Padania, spesso snobbati dai grandi flussi turistici, eppure ricchi di tesori.
SABBIONETA, IL BORGO IDEALE IN LOMBARDIA
Sabbioneta, Patrimonio Unesco, a mezz’ora da Mantova, gioiello urbanistico rinascimentale voluto nel 1559 come esempio di città ideale da Vespasiano, rampollo dei Gonzaga.
Le meraviglie di Sabbioneta? Una cinta di mura a forma di stella, la pianta a scacchiera delle vie, il Palazzo Ducale con la celebre Sala delle Aquile e la cosiddetta Cavalcata (statue equestri in legno di Vespasiano e dei suoi antenati), il Teatro Olimpico, dove, un tempo, si celebravano i fasti di una corte raffinatissima.
A due passi dal Palazzo, l’Osteria La Dispensa, in via della Galleria 3, assicura i buoni sapori locali, dai tortelli di zucca alla torta sbrisolona. Per dormire nella storia, l’Albergo Giulia Gonzaga è ricavato in un palazzotto cinquecentesco di cui conserva affreschi e decorazioni.
ALTRI BORGHI DA SCOPRIRE NEL MANTOVANO
Altro borgo Patrimonio Unesco in provincia di Mantova è Castellaro Lagusello, inserito nella World Heritage List per i due siti palafitticoli che risalgono all’Età del Bronzo. Ma da scoprire c’è anche la sua cinta di mura merlate (XI sec.) che racchiude il centro storico e si affaccia su un minuscolo lago.
È uno dei Borghi più belli d’Italia del Mantovano, insieme a Pomponesco e San Benedetto Po. Del primo, imperdibili, la piazza inalterata dal Seicento che finisce scenograficamente sull’argine del Po, e la Riserva naturale della Garzaia, paradiso dei birdwatcher per le 122 specie di uccelli. La Basilica e l’Abbazia benedettine di Polirone, che risalgono al 1007, meritano da sole una visita perché sono una summa di splendori dell’arte, dai mosaici del 1151 alle architetture di Giulio Romano, allievo di Raffaello e artefice di tante meraviglie nel Mantovano. Per chi vuole pernottare a San Benedetto Po, l’indirizzo giusto è Corte Bertoia.
BORGHI ALLE PORTE DI CREMONA
Nell’entroterra di Cremona, tra Oglio, Adda e Po, non mancano borghi da scoprire. Pizzighettone, per esempio, Bandiera arancione del Touring club, è una delle più scenografiche città murate della Lombardia: il complesso difensivo del Cinquecento, circonda per due chilometri l’intero centro storico, ed è unico per la presenza di quasi cento casematte, un tempo magazzini e caserme. In centro, l’Hosteria Da Giacomo, propone un menu tradizionalissimo, dai risotti ai celebri marubini (ravioli) ai tre brodi.
Si possono percorrere anche in bici, sulla Ciclabile delle Città Murate, i 32 chilometri che separano Pizzighettone da Soncino, un altro dei borghi in Lombardia segnalato tra i più belli d’Italia, con un passato di ricchezze grazie al commercio del pannolana e alle stamperie, e dove rogge, canali alberati, navigli fanno da contorno al giallo-rosso acceso di mura, di torri e della Rocca Sforzesca.
BORGHI PIÙ BELLI SUL LAGO DI COMO
Argegno, Ossuccio, Nesso, Torno, Tremezzina: questi piccoli paesi sul ramo comasco del Lario, sono tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiere arancioni. E rappresentano le mete del domani, quelle che vogliono scoprire i viaggiatori in cerca di un’Italia segreta e autentica.
Le rive del Lario sono una teoria di dimore antiche e lussuose, luoghi di villeggiatura fin dal Cinquecento, impreziosite da scenografici parchi.
Un po’ più a nord di Como, a Cernobbio, si trova la rinascimentale Villa d’Este e la sontuosa Villa Erba, dove Luchino Visconti trascorreva le sue estati. Risalendo la riva sinistra del lago s’incontrano Moltrasio, dove Bellini compose La Sonnambula; Argegno, appena un grumo di case colorate raccolte attorno alla foce del fiume Telo; gli scenografici belvedere di Pigra; il minuscolo Ossuccio, con il campanile dei Maestri Comacini e il Sacro Monte, Patrimonio Unesco: una passeggiata scandita da 14 tempietti barocchi fino al santuario della Madonna del Soccorso. Di fronte, l’isola Comacina, l’unica del lago di Como, museo all’aria aperta della storia locale. Qui La Locanda serve lo stesso menu da più di 70 anni: antipasto all’isolana, trota alla contrabbandiera (cotta sulla piastra di una stufa), rottami di pollo (aperto o schiacciato) in padella.
Sulla terraferma, sul promontorio di Lenno, Villa del Balbianello, proprietà del Fai, costruita alla fine del Settecento dal cardinale Durini, vanta ospiti celebri come Alessandro Manzoni e Giovanni Berchet, e altrettanto celebri set: qui sono stati girati Casino Royale della serie di James Bond e L’attacco dei cloni, quinto film della saga di Star Wars.
Poco lontano, Tremezzina, altro Borgo più bello d’Italia, sciorina i suoi eleganti palazzi: Villa Meier con il parco comunale e Villa Amila, progettata da Pietro Lingeri come una nave arenata tra gli alberi. E poi Villa Carlotta, che custodisce una galleria di capolavori, da Canova ad Hayez, e un giardino in cui crescono cedri del Libano, rododendri hymalaiani, magnolie dell’Estremo Oriente e sequoie nordamericane.
Qualche chilometro e si raggiunge Menaggio, Bandiera arancione: un centro storico di impronta medievale, qualche pregevole chiesa romanica come Santo Stefano e un lungolago ottocentesco con l’elegante passeggiata alberata e il lido. Da qui ci si può imbarcare, magari a bordo del Concordia, un vecchio battello a vapore restaurato (da aprile a settembre), alla volta di Bellagio. Celebri i parchi delle sue ville: quello di Villa Serbelloni, 18 km di piste carrozzabili e sentieri che solcano un fastoso giardino all’italiana, e quello di Villa Melzi, splendido giardino all’inglese progettato da Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi.
Da qui si torna a Como, passando per l’Orrido di Nesso, una gola naturale con un’imponente e violenta cascata citata da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, e per il paesino di Torno, altra Bandiera arancione. Per concludere poi il viaggio sul belvedere di Brunate (si raggiunge da Como in funivia): da qui lo sguardo abbraccia le calme acque, i monti ripidi e i borghi minuscoli.