Alla scoperta di Dolceacqua: il piccolo borgo con meno di duemila abitanti sulle colline dell’entroterra ligure tra Ventimiglia e Bordighera
Dolceacqua è un tipico borgo medievale della Val Nervia, lungo l’omonimo torrente. La parte più antica del borgo, ai piedi del Monte Rebuffao, è dominata dal Castello dei Doria e chiamata dagli abitanti ‘Terra‘.
Quella più moderna, chiamata il Borgo, si sviluppa sulla riva opposta, ai lati della strada che sale la valle. Da qualche anno Dolceacqua è stato insignito della Bandiera arancione, un prestigioso marchio di qualità turistico e ambientale assegnato dal Touring Club Italiano.
Con i ruderi e il torrione centrale testimonia la tenacia dei suoi abitanti. Il fortino, dove si eseguivano le pene capitali, segnava il confine tra la Liguria e il Piemonte. Durante il Rinascimento diventò una residenza signorile fortificata, con nuovi locali affrescati e arredati.
Un piccolo borgo ricco di storia
Molto caratteristici, seppure danneggiati durante la Seconda Guerra Mondiale, i ‘carugi’ meritano un’attenta visita. Durante i fine settimana e d’estate sono frequentati da tanti turisti che passeggiano su e giù per i vicoli. L’ultima domenica di ogni mese in piazza Padre Giovanni Mauro si tiene il mercatino bio di Dolceacqua.
Il borgo è tra i più visitati dai turisti, specialmente stranieri che giungono dalla Costa Azzurra. Il Comune di Dolceacqua ha posizionato due pannelli con la riproduzione di due quadri di Claude Monet, che dipnse il ponte e il castello, nel luogo esatto in cui l’artista posizionò il suo cavalletto.
Un momento imperdibile e molto suggestivo per ammirare Dolceacqua è il sabato dopo Ferragosto quando ci sono i fuochi d’artificio. Dolceacqua è fedele custode di altre tradizioni, prima fra tutte la festa della Michetta, un dolce tipico locale, che si svolge il 16 di agosto.
Feudo dei Conti di Ventimiglia, poi fortezza inespugnabile della Repubblica di Genova fino all’epoca napoleonica, ha origini remote legate alle prime battaglie fra opposte fazioni di Guelfi e Ghibellini.
I primi documenti storici tuttavia risalgono ai tempi dei Romani. I resti delle vestigia oggi sono meta del turismo internazionale e fra i più celebrati della Liguria di ponente.
Un itinerario fra arte e magia
Il pittore impressionista francese Claude Monet, che ne fece il soggetto di alcuni suoi celebri dipinti, lo definì un ‘gioiello di leggerezza’. Il Ponte Veccho di Dolceacqua è un capolavoro di armonia e di eleganza di forme, formato di un solo arco a tutto sesto lungo circa 32 metri costruito nel 1400.
I portali delle abitazioni del centro storico, lavorati in pietra nera locale, sono tanti e vari. Ce ne sono di tipo religioso, nobile o allegorico. Gli stemmi di origine napoleonica conservano tuttora il loro fascino.
Inoltre, camminando alla ricerca di via Dietro la Colla, si trova un casolare dall’aspetto sinistro: secondo la leggenda qui si davano appuntamento le streghe per le loro opere malefiche.