Autore: SALVATORE INGHILTERRA

FOTOGRAFO

Innanzi tutto ringrazio Foody per avermi dato la possibilità di parlare di fotografia, in questo caso di food photography. Premetto: ogni genere di soggetto da fotografare richiede una precisa tecnica. Ad esempio, fotografare un paesaggio o creare un book di moda richiedono tecniche molto diverse tra loro. E la stessa cosa vale per il cibo.

Fotografare un alimento, un piatto, un semplice ingrediente, significa rendere quell’oggetto “goloso”, “buono” e desiderabile da parte di chi lo guarda. Pertanto, fondamentale, più di ogni altra cosa nella fotografia del food, è la qualità della luce.

Di solito la luce migliore è quella frontale, ma a seconda di quanta luce avremo a disposizione, dovremo anche valutare se è necessario utilizzare luci artificiali, per ammorbidire e disperdere la luce il più possibile o utilizzare pannelli riflettenti per ottenere una dispersione della luce ancora maggiore o attenuare alcune ombre. Utilizzare una profondità di campo ridotta rispetto ad una più ampia ci aiuta ad attirare lo sguardo su una specifica parte della foto. Un bravo fotografo deve riuscire a far risaltare molte cose, nel caso del food, come detto, deve far venire fame a chi vede le sue foto.

Anche preparare e predisporre il cibo sono momenti che richiedono una certa attenzione. Esistono, infatti, non solo interi libri dedicati a questo argomento, ma addirittura professionisti ricercati (home economist o se siete più moderni food stylist) che studiano come preparare e impiattare il cibo allo scopo di renderlo “fashion”. Già, avete capito bene! Perché anche i colori del piatto, la disposizione della tavola faranno la loro parte e una giusta ambientazione sicuramente fornirà un giusto equilibrio alla composizione. Non dimentichiamoci però che il soggetto principale deve rimanere sempre il cibo, quindi gli elementi decorativi devono solamente essere complementari e non dominanti nella scena.
Scegliere un’angolazione è un altro fattore molto importante nella food photography.  I modi più comuni sono dall’alto, facendo un primo piano o laterale, in modo da includere un primo piano ed uno sfondo.

Naturalmente ci sarebbe ancora molto altro da dire, ma in linea generale, per chi è interessato a questo genere di fotografia, penso di aver dato dei piccoli suggerimenti che mi auguro possano aiutare qualche aspirante fotografo appassionato di cibo a rendere più golose le sue foto.

Un ultimo consiglio, a meno che non lo facciate per lavoro, non perdete troppo tempo a fotografare il cibo, altrimenti rischiate che si freddi e per quanto ne so io, una bella foto riempie gli occhi, ma non lo stomaco!

Buon appetito con Foody!