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In Piemonte tra Gavi, Novi e Ovada, al confine con la Liguria. In tour in uno dei cuori vinicoli del Piemonte per emozioni molto di stagione.

Il Piemonte viene indicato dalla guida dei “Best in Travel” di Lonely Planet  come migliore regione al mondo da visitare nel 2019.  Accanto alle mete più note, quali le Langhe, l’angolo nord-occidentale dell’Italia riserva altre piacevoli sorprese al viaggiatore curioso, alla ricerca di mete meno conosciute. Come l’Alto Monferrato che si trova al confine con la Liguria, a un centinaio di chilometri da città come Milano e Torino. Meta ideale per un weekend di turismo esperienziale “su misura” in un territorio ancora in gran parte intatto.

Il Piemonte meno conosciuto e tutto da scoprire

Iniziamo dalle dolci colline comprese tra Gavi, Novi Ligure e Serravalle Scrivia. Il punto di partenza di questo nostro piccolo tour può essere Libarna, la cosiddetta “piccola Roma”, la principale area archeologica del Piemonte. Libarna è un’antica città romana nata nel II secolo a.C.

Una delle più importanti del Nord Italia, i cui resti fanno pensare alla presenza già in epoca preromana di un importante mercato o centro di scambi commerciali. Un’area archeologica di grande bellezza, la cui scoperta, è dovuta all’affioramento di reperti durante i lavori di scavo eseguiti dal 1820 per la costruzione della strada regia, nata per collegare Genova all’allora capitale Torino.

Il tour prosegue verso il piccolo centro storico di Serravalle Scrivia, stretto tra le colline ed il corso del torrente Scrivia, con il caratteristico ponte del Lastrico.

Pur se in parte modificata da interventi novecenteschi, Serravalle offre al visitatore suggestivi scorci e alcuni piccoli tesori d’arte e religiosità, come le antiche chiese, gli storici palazzi,  i vicoli, le piazzette e le case dai colori vivaci e dalle architetture liguri.

Una decina di chilometri in direzione nord ci troviamo a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, dove potrete visitare il bellissimo Museo dei Campionissimi, che custodisce biciclette d’epoca, storiche testimonianze sul ciclismo locale e nazionale. Il pittoresco centro storico affascina con i numerosi palazzi  dipinti di derivazione genovese. La vicina Gavi si annuncia con l’imponente fortezza costruita dai genovesi sulla cima di Monte Moro.

Edificata nel 972, testimone di grandi eventi storici e del passaggio di personaggi illustri, la fortezza è aperta al pubblico e domina il suggestivo centro storico medievale e i vigneti con le cantine dove si produce uno tra i più pregiati vini bianchi piemontesi. Tra queste, vi suggeriamo la visita ad una tra le migliori aziende della zona per vivere una wine experience indimenticale. Per info e prenotazioni clicca qui.

Proseguendo arriviamo poi a Ovada, cuore della zona di produzione del vino Dolcetto, un vitigno storico tra i più tipici del Piemonte al quale la regione ha dedicato il 2019. La visita alla cittadina non può quindi che iniziare dall’Enoteca Regionale, situata nel centro storico. Ubicata sulla confluenza dei fiumi Stura e Orba, Ovada vanta un’insolita chiesa, dedicata a Nostra Signora Assunta, con due campanili gemelli. Intorno alla cittadina  un paesaggio dolce e al tempo stesso selvaggio, dove i vigneti si alternano a rigogliosi boschi attraversati da tortuosi sentieri.

Le colline dell’ovadese sono anche costellate da manieri, fortezze e castelli. Se ne contano ben 21! Dagli antichi castelli di Carpeneto e di Casaleggio Boiro, risalenti al X° secolo, al più recente Castello di Trisobbio.