Tenuta Travaglino a Calvignano, in Oltrepò Pavese. Un’azienda dal fascino e dalla storia millenaria che inizia agli albari del Medioevo.
Quella dell’Oltrepò Pavese è la storia di un territorio a vocazione vinicola nobile, pronto a dare la scalata alle vette della spumantistica italiana! È la culla italiana del Pinot nero, vitigno allevato in oltre 3000 dei complessivi 13.500 ettari vitati.
“L’equivalente di 18.900 campi di calcio della dimensione dello Stadio Olimpico” come spiega il sito del Consorzio di Tutela. Un lembo di terra ampio e benedetto tra Emilia, Liguria e Piemonte, che senza dubbio rappresenta una delle aree spumantistiche italiane maggiormente vocate.
Travaglino: dal Medioevo ad oggi
In questo magico territorio, precisamente a Calvignano, in provincia di Pavia, si trova la storica Tenuta Travaglino.
La Tenuta nasce attorno al XII secolo, e vede un’importante svolta nel 1868, quando venne acquistata dal Cavaliere milanese Vincenzo Comi.
Da allora, di generazione in generazione, la realtà della Tenuta Travaglino è stata trasmessa di padre in figlio, attraverso un percorso di crescita continua e costante, grazie al lavoro e grazie alle innovazioni, culminate nel 1965 con un importante progetto di zonazione.
Oggi l’azienda, gestita dalla quinta generazione familiare, rappresenta l’indiscusso punto di riferimento di tutta la denominazione dell’Oltrepò Pavese e non solo.
Estesa su una superficie complessiva di circa 400 ettari, di cui al momento 80 ettari impiantati e vigneto.Travaglino vede in un corpo unico crescere le varietà di pinot nero, pinot grigio, riesling e chardonnay, accompagnate dagli autoctoni di croatina e barbera.
In cantina, le sensazioni che trasudano sono quelle di vitalità, fatica, ingegno e bellezza, per dei luoghi che sono quasi magici, affascinanti, pur rinnovati negli anni Ottanta nella loro funzionalità.
Accanto alle tradizionali botti di rovere francese trovano spazio efficienti serbatoi in acciaio termo-condizionato, barrique e autoclavi, impiegati senza mai prevaricare le più antiche tradizioni del luogo.
Vincenzo Comi Riserva del Fondatore è il metodo classico più rappresentativo della Tenuta, 85% Pinot nero, 15% Chardonnay, almeno 60 mesi di affinamento sui lieviti, in questo caso oltre i 90 per il millesimo 2008. Una bollicina finissima da accompagnare a tartare di pesce.
Per tutti gli appassionati e i wine lovers curiosi di visitare l’azienda sappiate che vi aspetta più che una semplice degustazione di vino ma un vero tuffo nel passato, nella storia millenaria e in un territorio magico ed incontaminato dove viti, boschi e campi agricoli creano un paesaggio rurale di rara bellezza.
Ad accogliervi nel vostro wine tour ci sarà anche Alessandro Cerri, che oltre ad occuparsi dell’azienda di famiglia ama accogliere i propri ospiti per farli sentire proprio come a casa. Per info e prenotazioni, clicca qui.
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