Cantine grandi, medie e piccole sono le protagoniste della “Top Hundred 2022”, la classifica dei 100 migliori vini d’Italia (cui si aggiungono 40 “Fuori di Top”), selezionati da Paolo Massobrio, giornalista, scrittore e gastronomo italiano, fondatore di Golosaria, e Marco Gatti.
Una scoperta delle eccellenze del nostro Paese in cui emergono realtà cui offrire la ribalta, ma anche territori, come la Sardegna, capaci di sfornare ogni anno prodotti sempre più interessanti.
I primi posti della classifica
Al vertice della classifica, i “Top dei Top”, l’eccellenza per ogni categoria, che vedono primeggiare tra i rossi l’Amarone della Valpolicella Valpantena 2017 della cantina Costa Arènte di Grezzana, tra i bianchi il Valle d’Itria Verdeca “Chakra Essenza” 2020 di Giovanni Aiello di Putignano, tra i rosati il Terre di Cosenza San Vito di Luzzi della cantina Vivacqua di Luzzi, tra gli spumanti il Bianchello del Metauro Spumante Brut Metodo Classico Millesimato “Conte Giulio” 2015 della cantina Bruscia di San Costanzo, e tra i passiti il Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice 2016 del Castello di Radda di Radda in Chianti.
Il primato della Toscana
“La parte del leone la fa la Toscana, con il maggior numero di riconoscimenti, seguita dal Piemonte, con prodotti che potremmo definire inconsueti, come il Moscato secco, il Ruché e, soprattutto, il Timorasso, fenomeno capace di attrarre gli stessi investimenti che ci sono sull’Etna. A questo proposito, in Sicilia la maggior parte dei vini premiati arrivano dall’Etna, dove sono arrivati i migliori enologi e tanti investimenti, ma anche e soprattutto vini di grande soddisfazione”, commenta Paolo Massobrio.
“Guardando indietro, ci sono tante piccole aziende che abbiamo scoperto e premiato e che, negli anni, sono diventate grandi, da un punto di vista qualitativo e di riconoscimento internazionale: ad esempio, Santa Caterina di Grazzano Badoglio, scovata 15 anni fa in nel Monferrato. Ma anche Casadei, col Castello del Trebbio, che assaggiamo nel 2002 ed oggi è un punto di riferimento del vino in anfora. E poi ci sono denominazioni, territori e varietà ancora tutti da scoprire. Penso al Bianchello del Metauro, che, quest’anno, ci ha regalato il miglior spumante dell’anno. O le cantine che producono vino da uve di Baratuciat, destinato a diventare un fenomeno come il Timorasso”.
I migliori vini divisi per regioni
Di seguito l’elenco dei migliori vini italiani presenti nella classifica, divisi per regione
- Valle D’Aosta, Clos Blanc – Vallée D’Aoste Chardonnay “Hirondelle” 2021, Jovençan
- Piemonte, Liedholm – Grignolino del Monferrato Casalese 2021, Cuccaro Monferrato
- Colli Tortonesi Derthona Timorasso 2019, La Colombera
- Vignaioli Battegazzore – Colli Tortonesi Derthona “Maggiora” 2019, Tortona
- Bosca – Alta Langa Metodo Classico Riserva “Ispiro”, Canelli
- Tommaso Bosco – Ruché di Castagnole Monferrato “Oltrevalle” 2021, Castagnole Monferrato
- Mura Mura – Barbaresco “Faset” 2018, Costigliole D’Asti
- Prediomagno – Ruché di Castagnole Moferrato “Nisus” 2020, Grana
- Terre Astesane – Barbera d’Asti “Anno Domini” 2020, Mombercelli
- Cascina Rainero – Barbera d’Asti “La Malandrina” 2020, Mongardino
- Cascina Carlen – Barbera d’Asti “Souvenir” 2020, Nizza Monferrato
- Malvirà – Roero Arneis “Renesio” 2020, Canale
- Fontana Livia – Barolo “Fontanin” 2018, Castiglione Falletto
- Benevelli Piero di Benevelli Massimo – Barolo “Mosconi” 2018, Monforte D’Alba
- Amalia Cascina In Langa – Barolo “Bussia Vigna Fantini” 2018, Monforte D’Alba
- Sara Vezza – Barolo “Ravera” 2017, Monforte D’Alba
- Occhetti Stefano – Roero “Sanche” 2019, Monteu Roero
- La Ganghija – Barbaresco 2019, Treiso
- Cella Grande – Erbaluce di Caluso “San Martino” 2021, Viverone
- Chiovini Paride – Colline Novaresi Vespolina “Afrodite” 2021, Sizzano
Per scoprire tutti i vini selezionati, visitare il sito dedicato.