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Le famose colline del Prosecco ovvero i colli di Conegliano e Valdobbiadene diventano il 55esimo sito italiano iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. 

Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, sono diventate patrimonio dell’Umanità Unesco. L’iscrizione è avvenuta domenica 7 luglio a Baku in Arzebaijan dove si è tenuta la 43esima sessione del Comitato mondiale Unesco. L’Italia rafforza ulteriormente il proprio primato di Paese con il maggior numero di siti iscritti nel registro dei patrimoni dell’umanità. 

Il 55esimo sito italiano

E che il World Heritage Committee ha premiato perchè “ha riconosciuto lo straordinario valore universale delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” ed ha evidenziato come “la protezione del paesaggio rurale sia garantita in particolare dalle regole di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, che promuove il mantenimento dei vigneti, dei ciglioni e delle altre caratteristiche fondamentali per la conservazione delle tradizioni locali” – si legge sul portale dell’Unesco – “e la tutela della biodiversità e degli ecosistemi associati”

Si allunga così la lista italiana di tesori iscritti nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Lista che già conta l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010), l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013). E ancora la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l’arte dei pizzaioli napoletani (2017), la Falconeria, e dal novembre 2018 l’arte dei muretti a secco.

Un risultato molto atteso che, commenta il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini: “riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale“.

Infatti, secondo l’associazione di categoria, l’aumento record del 21% delle vendite in valore nel 2019 sui mercati esteri, dove il Prosecco è il vino Made in Italy maggiormente esportato, figura tra i fattori che hanno portato all’importante riconoscimento.

Anima della candidatura sono stati i produttori del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, ha commentato il Presidente del Consorzio del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Innocente Nardi.

“Da oggi l’impegno di tutti, in primis del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg in sintonia con l’Associazione di gestione del sito, di nuova costituzione, sarà rivolto alla conservazione e alla manutenzione dei beni paesaggistici iscritti, in coerenza con l’obiettivo di un equilibrato e armonico sviluppo economico e sociale”.

In arrivo linee guida e piani di gestione

La Regione del Veneto ha convocato un gruppo di lavoro al fine di procedere con la messa in campo delle attività operative legate al management delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

I 190 chilometri quadrati di territorio compreso tra Conegliano e Valdobbiadene saranno quindi affidati a un’Associazione costituita ad hoc e finalizzata a curare gli aspetti di natura gestionale, come previsto dalla legge regionale numero 45 del 29 dicembre 2017. Nel breve termine saranno dunque rese disponibili opportune linee-guida, indispensabili a recepire e condividere iniziative e obiettivi, vision e missione del sito Unesco.

I prossimi passaggi comprenderanno, in sintesi, la traduzione concreta sul territorio dei princìpi della legge regionale che disciplina le fasi dell’adeguamento, da parte dei Comuni coinvolti, nel processo di Candidatura Unesco, al Disciplinare tecnico urbanistico che prevede una “variante” allo strumento urbanistico generale (Prg o Pat). In parallelo, saranno pianificati programmi formativi, accompagnati da una precisa strategia di promozione turistica e di comunicazione integrata.