Le ricette di Pasqua, diverse per famiglia, regione e assestate sui gusti personali dei commensali si muovono tra ingredienti di stagione e grandi classici.
Quando si pensa alle ricette di Pasqua, non si può fare a meno di fare riferimento ai ricordi e alle tradizioni più antiche.
Se volete improntare il vostro menù della festa con ricette di Pasqua antiche e allo stesso modo senza tempo, dovete prevedere almeno una porzione di alcuni piatti che accomunano diverse regioni italiane e che sono diventati nel tempo il simbolo di questa festa.
Sulla tavola, fra le ricette di Pasqua si ritrovano cibi caratteristici della tradizione agreste:
- le spighe del grano tramutate in pane (con un significato votivo);
- le erbe, quasi sempre in forma di torte rustiche (la più celebre la torta pasqualina, che proviene da Genova);
- le uova pasquali, che hanno origini diverse, a metà tra il sacro e il profano.
In tutto il mondo l’uovo è il simbolo della Pasqua, perchè da sempre le uova sono il simbolo della vita che nasce, ma anche del mistero, quasi della sacralità.
Il nostro viaggio fra le ricette di Pasqua non poteva che partire dagli antipasti. Tipico della cultura culinaria napoletana, il Casatiello Campano è una ciambella salata con sopra le uova, disposte ad intervalli regolari. La sua preparazione è lunga e laboriosa ma ne vale assolutamente la pena!
Più veloci e semplici da realizzare sono invece i Crostini di Fegato Toscani oppure i taglieri di Salumi d’oca, tipici della Lombardia.
In Liguria la torta pasqualina è un antipasto ricco e delicato allo stesso tempo che nasconde una sorpresa cara alla Pasqua. Le uova.
Sempre la Liguria regala la tradizione dei tortelli farciti con carciofi, zucchine e piselli. Tipica è anche la torta sanremese a base di zucchine, uova, riso, farina.
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Nel napoletano la tradizione impone la Pizza Chiena, a base di sugna, pancetta, salsicce e prosciutto. Il Carniscione è invece un calzone farcito con caciocavallo, pecorino, prosciutto e salame a dadini, il tutto legato da uova sbattute.
Nelle Marche, come apertura del pranzo, si mette in tavola la Crescia di Pasqua.E’ una focaccia composta da farina bianca, uova, lievito e tantissimo formaggio di pecora.
Infine dobbiamo ricordare che, tra gli antipasti del Belpaese, la tradizione vuole anche le uova sode.Possono essere colorate di rosso se cotte assieme alla rapa, oppure verdi, se bollite con ortica o prezzemolo.
E per proseguire secondo tradizione, via libera a lasagne, pasta fresca ripiena o tagliatelle al ragù di agnello.
Tra i primi piatti della cucina pasquale romagnola, i Passatelli in Brodo, vantano una lunghissima tradizione. Un tempo conosciuti col nome di Tridura, sono un tipo di pasta che va cotta nel brodo di carne, molto particolare perché fatta di uova, formaggio, pane raffermo grattugiato e noce moscata.
Sulle tavole del bolognese non possono non mancare le lasagne Verdi al Ragù o la più originale Zuppa Imperiale. Si tratta di un composto di semolino, uova, pane grattugiato, burro, sale e noce moscata. Prima cotto al forno, poi tagliato a dadini e servito nel brodo di carne.
La pasta al forno è alla base dei primi piatti della cucina meridionale. In provincia di Agrigento, ad esempio, si cucina il taganu di Aragona, un timballo di maccheroni in bianco cotto al forno a base di uova e Tuma, un formaggio a pasta dura semicotta di sapore piccante.
Ma per chi ama i risotti c’è una buona notizia. Servirne uno con le primizie di stagione come gli asparagi è un’idea che rispetta la tradizione. Ci permette anche di accontentare i commensali vegetariani.
Le alternative alla carne di agnello sono davvero tante. Si possono infatti creare gustosi secondi piatti cucinando le carni di capra, faraona, oca, anatra e maiale.
In Abruzzo la tradizione vuole che si consumi la capra alla Neretese. Particolare sia per il colore rosso ambrato delle carni cucinate con il pomodoro, sia per i peperoni rossi fritti che accompagnano la pietanza.
Piatto tipico dell’Umbria è la faraona alla Narnese, cucinata con fegatini di pollo. In Veneto la stessa carne la si cuoce con il vino rosso.
Tra le specialità della cucina ligure va citato il pollo alla Genovese, una ricetta tipica resa speciale dal sapore degli amaretti. I Piccioni alla Bresciana sono invece una specialità della città di Brescia e sono conditi con mandorle, formaggio, rosmarino e uova.
Iniziamo la carrellata dei dolci con l’Agnello di Marzapane. E’ ricetta tipica di Favara, conosciuta appunto come Città dell’Agnello Pasquale, tanto da ospitarne l’omonima e tradizionale sagra.
Questo squisito dolce siciliano è fatto di pasta di mandorla e farcito con il pistacchio di Favara. Proprio nel periodo pasquale prende la forma dell’agnello. La tradizione vuole che vengano regalati ai bambini la mattina di Pasqua.
Un altro dolce tipico di questa terra è la Cassata Siciliana le cui origini affondano nella cultura araba. L’ingrediente principale è la ricotta di latte di pecora. Viene zuccherata, montata e mescolata a scaglie di cioccolato, pistacchi, canditi fra due strati di pasta frolla.
Le Cassatelle sono piccoli dolci che derivano dalla Cassata. Si presentano infatti come dischi di pan di spagna riempiti di ricotta, zucchero semolato e cioccolata. Caratteristici per la ciliegina, conservata opportunamente nel vino e posta come decorazione.
Tipici di diverse regioni italiane sono quei dolcetti a forma di cestino o treccia, fatti di pane dolce in cui vengono incastonate le uova sode. Per tradizione si offrono agli amici e ai bambini in segno di buon augurio.
In Sardegna si preparano le Casadinas o Pardulas, creazioni di pasta ripiene di formaggio fresco e un sostanzioso composto di uova, zucchero, zafferano e agrumi.
La colomba è il più classico, ma esistono anche variazioni stuzzicanti e sorprendenti. Insieme all’uovo di cioccolato è uno dei dolci tipici della tradizione. La ricetta di Pasqua originaria è di provenienza lombarda, sebbene negli anni si siano sviluppate le più creative varianti da regione a regione.
L’ Emilia vanta la sua Ciambella quaresimale ricoperta di zucchero caramellato, mentre la Pagnotta di Sarsina rappresenta la Romagna.
In Friuli Venezia Giulia, come auspicio di buona sorte, si prepara la Gubana. Si tratta di una cornucopia di pasta dolce lievitata, ripiena di mandorle, noci, pinoli, fichi seccati, prugne, uva passa, bucce di cedro e cioccolata.
Sulla classica pastiera si racconta, invece, che le mogli di alcuni pescatori lasciassero ceste con ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio sulla spiaggia, affinché il mare riportasse a casa i mariti. Al mattino, le donne trovarono i pescatori e videro che le onde avevano mischiato gli ingredienti e creato la torta pastiera.
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