Il rito dell’aperitivo, a Milano, fa rima con Bar Basso: il locale storico che ha inventato il mitico Negroni Sbagliato, a pochi passi da Porta Venezia.
Famoso quanto il classico, lo sbagliato può essere giusto per chi desidera un cocktail più leggero, simile a uno Spritz dal gusto più amaro. Ma com’è stato inventato?
Il Negroni – quello che potremmo definire giusto – è nato a Firenze nel 1919, dove è stato ideato dal Conte Camillo a cui deve il nome. Il nobile cosmopolita di origine fiorentina aveva vissuto a Londra, nel Wyoming e a New York e conosceva bene la miscelazione tipica dei paesi anglosassoni. Il conte, tornato a Firenze, ebbe la felice intuizione di proporre un cocktail all’americana. Nasceva così il Negroni a base di gin, Campari e vermouth rosso. Un drink conosciuto universalmente e sinonimo di made in Italy.
La storia del Negroni Sbagliato
A volte da un semplice errore può nascere un classico e un avvenimento fortuito può diventare la regola. Il Negroni Sbagliato rientra proprio in questi casi e lo fa con grande stile, senza nulla togliere alla sua versione originale fiorentina.
Il Negroni Sbagliato è nato a Milano fra la fine degli anni 60 e l’inizio dei 70, nel Bar Basso. Storico bar di quartiere, il preferito dai designer durante il Salone del Mobile, oggi situato in via Plinio 39. A inventarlo fu il bartender Mirko Stocchetto – cadenza bella veneziana e mano da serial killer del beverage – del famoso Posta di Cortina.
Pare infatti che durante la preparazione di un classico Negroni, Mirko confuse la bottiglia di gin con quella di Prosecco. Il successo fu immediatamente assicurato. Proprio per la presenza dello spumante, che rende questo cocktail meno complesso e più beverino grazie alle sue bollicine.
Quando Maurizio Stocchetto, il figlio di Mirko, ha ereditato il capolavoro di ritmi e shaker dal padre, il tempo ha fatto il suo corso, senza però rovinare una sola virgola di quegli interni dagli specchi inutilmente Versailles, e perfetti per questo, dai salottini verdi e dai tavoli di legno dove chiedere un toast caldo accompagnato dal bicchierone e cubotto di ghiaccio gigante è un vero must.
Il Bar Basso è uno dei rari locali in cui ancora oggi è viva e sentita la tradizione e lo charme dei grandi bar internazionali. Un bar per chi sa riconoscere e apprezzare un drink preparato e servito comme il faut. Luogo di culto per sofisticati bevitori, fu il primo bar a introdurre un rito diffuso dell’aperitivo a Milano: se prima i cocktail potevano essere consumati solo negli esclusivi lounge di hotel di lusso internazionali, dal 1947 iniziarono ad essere shakerati con cura anche in questo storico bar di quartiere.