L’oro rosso della Valle Scrivia: un viaggio fra i roseti alla scoperta dello sciroppo di rose frutto di una lunga tradizione tutta al femminile!
Vivienne Crosa di Vergagni, titolare dell’azienda agricola “Il giardino delle Dalie” a Savignone (provincia di Genova – Liguria) si occupa di salvaguardare la tradizione legata ai prodotti con le rose. Tra i quali si ricorda lo sciroppo di rose della Valle Scrivia, con presidio Slow Food. Le varietà di rose impiegate nella lavorazione dello sciroppo sono soprattutto, la Centifolia, la Muscosa e la Rugosa. Queste sono particolarmente profumate e con la giusta quantità di olio essenziale.
La coltivazione delle rose in Valle Scrivia e la conseguente produzione dello sciroppo di rose ha nella Marchesa Vivienne Crosa di Vergagni uno dei più importanti numi tutelari.
Promotrice della l’Associazione Le Rose della Valle le Scrivia, Vivienne e’ oggi la memoria storica di questa rinascita. La testimonianza più intensa ed appassionata di un presente fecondo di soddisfazioni. La più importante è il riconoscimento del Presidio Slow Food allo Sciroppo di Rose.
La sua azienda, il giardino delle Dalie si trova all’interno di una bellissima dimora storica della metà del Settecento. Un tempo adibita ad Ospedale, nella piazza di Savignone. Nel cortile terrazzato, ornato da rose rampicanti e da una splendida acacia in fiore, si stende il roseto da sciroppo. Da qui si accede da una scala coperta anch’essa da rose.
L’azienda si trova in un paesaggio di monti dell’Appennino ligure, nell’antico Feudo dei Fieschì dal XIII secolo. Nel periodo tra il 1500 e il 1700 furono costruiti il palazzo, l’ospedale, la chiesa e la canonica. Il giardino nacque come supporto all’attività dell’antico ospedale. Per le cure degli ammalati, lo “speziale” coltivava numerose piante, principalmente le rose. In questa ridente vallata alle spalle di Genova, articolata lungo le sorgenti del fiume Scrivia, la coltivazione della rosa è infatti un’antica tradizione, che risale al 1600.
Come racconta la marchesa, da sempre in questa valle si sono coltivate le rose antiche centifolie da sciroppo. Ogni famiglia però aveva solo qualche pianta, faceva lo sciroppo e altre conserve solo per sè. Alla fine degli anni ’90, con la proposta di un famoso pasticcere genovese, nacque l’esigenza di una produzione di sciroppo e conserve alla rosa più coordinata e intensiva. Venne allora creata fra pochi produttori l’Associazione Rose della Valle Scrivia con l’aiuto del Parco dell’Antola, del Comune, della Provincia, della Comunità montana e infine della Regione Liguria.
Le rose fioriscono da metà maggio a tutto giugno. Lo sciroppo si fa poco per volta mano a mano che si raccolgono i petali freschi che vanno lavorati al più presto. La ricetta antica si tramanda per via orale e non è scritta e non si deve scrivere. Gli ingredienti sono pochissimi: acqua, zucchero, succo di limone e petali di rosa.
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